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Te lo spiega Gallab! Lezione aperta su artigianato ed economia circolare

Venerdì 29 novembre, il team della Scuola dei Quartieri propone una visita guidata aperta a tutti i cittadini, alla scoperta di Gallab, un’officina e falegnameria di quartiere, nata da un progetto di Non Riservato e tornata operativa grazie alla vittoria del crowdfunding civico del Comune di Milano, con il quale sono stati raccolti 50.000€.

Come aprire e gestire una falegnameria di quartiere?

Cos’è una falegnameria di quartiere? Come funziona? Posso andarci per costruire o riparare un mobile di casa? Se volessi aprirne una anch’io nel mio quartiere, di cosa ho bisogno? Il falegname di quartiere è un mestiere? Ci si guadagna da vivere? So utilizzare il tornio e la sega, ma non ho mai fatto lavoro di comunità: è una competenza che si apprende? Io ho fatto parte di tante iniziative dal basso, conosco tanta gente, sono dentro tanti reti, ma non so neanche cosa sia una fresa: alla falegnameria di quartiere, me lo insegnano?

… te lo spiega Gallab!

Eugenio Bulotta, presidente di Gallab, ci guiderà alla conoscenza di Gallab: da dove nasce l’idea, cosa ha fatto finora, le intenzioni future. Potremo visitare la falegnameria, imparare come è organizzata, se e come possiamo utilizzarla. Eugenio risponderà alle nostre domande e curiosità.

Il ruolo degli artigiani sociali spiegato da Super – Il festival delle periferie

Siccome però una falegnameria di quartiere non è proprio una cosa che si incontra tutti i giorni, abbiamo chiesto a Federica Verona, animatrice di Super – Il Festival delle periferie, di guidarci un po’ in questa discussione. Le chiederemo di aiutarci a capire che senso ha aprirne una, che scopo può avere la riscoperta del sapere artigiano dentro una strategia di rigenerazione delle periferie, in che misura essere “artigiani sociali” può far bene alla città e pure a noi. Fare le cose con le mani è un modo diverso di operare nei quartieri? Siamo progettisti, attivisti, operatori culturali, animatori di comunità, e da oggi anche maker? Davvero, bisogna recitare tanti ruoli…