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San Siro è uno dei più grandi quartieri di edilizia residenziale pubblica della città di Milano, realizzato tra il 1935 e il 1947, per la maggior parte di proprietà di Aler Milano (Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale) è caratterizzato da degrado strutturale e manutentivo. Seppure ben connesso alla rete di mobilità cittadina e ai principali servizi, può essere considerato una periferia al confine con il centro della città.

 

Le due anime del quartiere

Le anime di San Siro sono due: quella popolare, con le case del quartiere Erp adiacenti a piazzale Selinunte e quella borghese, con residenze circondate dal verde. La prima è composta da numerosi abitanti di origine straniera, spesso proprietari di negozi di commercio etnico, da persone in condizioni di fragilità e da molti anziani soli. La zona più nord, invece, è stata pensata e costruita sul modello della “città giardino” con ville, ampi spazi verdi, un’offerta rivolta a fasce sociali medio-alte. Al centro di quest’area si colloca lo stadio di San Siro interessato attualmente da un lungo e complesso processo di trasformazione.

 

Il ruolo fondamentale del terzo settore

In generale una grande risorsa di questo territorio è la presenza di numerosi soggetti locali attivi e differenziati per tipologia di intervento e progettualità che quotidianamente contribuiscono al miglioramento delle condizioni di vita dei suoi abitanti più fragili.

 

Gallaratese, uno dei quartieri più grandi costruiti ex novo

Gallaratese è uno dei quartieri più grandi costruiti ex novo in Italia. Quartiere “giovane”,  simbolo della rinascita del secondo dopoguerra, edificato sulle macerie delle case distrutte dai bombardamenti: nelle intenzioni sarebbe dovuto essere un nuovo quartiere residenziale, sperimentale e innovativo, quello che ne risultò fu un quartiere dormitorio, segnato dall’assenza di spazi e servizi collettivi.

 

Gli anni del boom economico

La popolazione che per prima è venuta ad abitarci era costituita in maggioranza da migranti economici che, da altre zone d’Italia, si sono trasferiti per motivi di lavoro: gli anni di sviluppo del quartiere hanno coinciso infatti con gli anni del boom economico.

 

Tessuto sociale frammentato

Nel tempo, con i primi residenti ormai diventati anziani, il quartiere si è popolato di nuove famiglie, anche straniere. Tuttavia il tessuto sociale del territorio appare fortemente segmentato: l’unico polo attrattivo della zona sembra essere il centro commerciale Bonola.

 

Gallaratese “quartiere aperto”

Gallaratese visto dall’alto appare composto di veri e propri blocchi o isolati e grandi aree verdi che li separano, un “quartiere aperto”, attraversabile e percorribile da parte a parte solo attraversando due strade. Qui vi sono ancora diverse cascine storiche che cercano di sopravvivere tra i palazzi residenziali.

 




Bibliografia