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Scuola senza scuole: nuovi esperimenti di didattica

Lezione aperta #3

L’appuntamento di mercoledì 17 giugno è dedicato a tre esperienze che hanno provato a dare una risposta immediata alle difficoltà legate alla didattica a distanza, specialmente in contesti di povertà.
Se ne parla con:
A ciascuno di loro vengono rivolte quattro domande:
  • da dove è nata l’idea;
  • con quali risorse riescono a sostenerla;
  • quali i risultati raggiunti;
  • quali le lezioni apprese da trasmettere a chi volesse intraprendere iniziative analoghe.
L’incontro è introdotto e moderato da Claudio Calvaresi, della Scuola dei Quartieri.

Quartieri in diretta è il nuovo ciclo di lezioni aperte della Scuola dei Quartieri, dedicato alle nuove pratiche nate in questi mesi in risposta al Covid-19. Tutti gli appuntamenti sono trasmessi in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube a partire dalle h 18.00.PROGRAMMA

Ti porto a casa: mutualità e nuove forme di distribuzione

LEZIONE APERTA #1 – 27 maggio h. 18.00 

Le voci dai quartieri: raccontarsi da vicino

Scuola senza scuole: nuovi esperimenti di didattica

LEZIONE APERTA #3 – 17 giugno h 18.00
LEZIONE APERTA #4 – 1° luglio h 18.00

Perché “Quartieri in diretta”?

La pandemia ha aperto nelle nostre città una diversa fase storica e sociale. I quartieri di periferia concentrano spaesamento e capacità di reazione, sgomento e determinazione a farcela. Qui soprattutto occorre sviluppare cooperazione, irrobustire i legami nelle comunità, favorire mutuo aiuto.
Con “Quartieri in diretta” La Scuola dei Quartieri vuole dar voce alle nuove strategie di adattamento che stanno prendendo corpo proprio in questi quartieri e che hanno radici micro-locali ma effetti dal potenziale macro-sociale.
 
Le lezioni aperte sollecitano alcune di queste esperienze vive a raccontarsi e confrontarsi per nutrire l’immaginazione civica, diffondere consapevolezza e ispirare nuovi progetti per affrontare l’incertezza del nostro tempo.
 
Le lezioni aperte 1 e 2 sono dedicate alle pratiche di collaborazione durante l’emergenza coronavirus.